Il noto virologo Fabrizio Pregliasco dopo aver subito il lancio di un sasso ad un evento racconta i suoi timori verso i No-Vax.
L’ultima follia dei No-Vax è stata una pietra scagliata sul palco di un evento a Barletta per la presentazione del suo libro, forse per colpirlo, forse per intimidirlo. Stiamo parlando di quanto accaduto al noto esperto virologo Fabrizio Pregliasco che da tempo cerca di informare la popolazione italiana su diversi temi tra cui, ovviamente, anche la recente pandemia di Covid-19. Proprio i suoi avvertimenti, spesso, hanno ricevuto delle risposte inattese, al limite della violenza.
Pregliasco e il sasso a Barletta dai No-Vax
Intervistato dal Corriere della Sera, Pregliasco ha raccontato quanto vissuto a Barletta in occasione della presentazione del suo libro. “Una sasso sul palco quando ho accennato che il Covid era in ripresa? Per la verità io non me ne sono neppure reso conto subito perché stavo parlando e di fronte avevo due riflettori che mi abbagliavano: non vedevo il pubblico”, ha ammesso il virologo.
“Ho sentito solo un tonfo sul palco. Si è accorta del sasso la giornalista che era a fianco a me, Manila Gorio. Ha subito fermato il dibattito chiedendo ai responsabili di farsi avanti evidenziando la gravità dell’atto, scusandosi con me e con i presenti”, ha aggiunto. “Io ho voluto continuare senza voler dare troppo peso alla cosa. Stavo parlando con toni assolutamente tranquilli sulla convivenza con il Covid, senza enfasi e senza alcun allarmismo”.
I timori sui No-Vax: la scelta a Milano
Eppure gli episodi che lo riguardano e che riguardano anche i No-Vax non sono certo troppo sporadici: “Il proiettile nel 2022? Mi accusavano di consigliare un vaccino neurotossico ai bambini e promettevano di sparare alla pancia e alle gambe a me, ai miei figli e ai miei familiari con l’intento di farmi soffrire. Per mesi mi hanno telefonato a tutte le ore del giorno e della notte per insultarmi”, ha detto l’esperto.
Ora, per sua sicurezza, Pregliasco ha deciso di cambiare anche stile di vita: “In realtà molte volte le persone che mi riconoscono mi chiedono un selfie. Altre volte, ma è una minoranza, mi insultano accusandomi di aver rovinato l’Italia. Qualche giorno fa un signore in un parcheggio a Milano mi ha chiesto un’informazione; mi stava ringraziando quando invece mi ha riconosciuto: ha cambiato faccia e mi ha dato del disgraziato. Per evitare gli attacchi dei no vax non vado più in metropolitana dove sarei spesso riconosciuto: mi accusano di averli chiusi in casa durante la pandemia e di avergli rovinato la vita”.